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I nostri in Abruzzo

Sono arrivati nelle zone colpite dal sisma ieri alle prime ore del mattino, attorno alle quattro, ed hanno atteso che il centro operativo li registrasse: per i dodici scout partiti l’altra notte da Rovereto per dare una mano sul campo, è iniziata così la trasferta in Abruzzo, un’esperienza di vita che hanno affrontato con determinazione, la possibilità concreta di mettere alla prova la propria voglia di aiutare.

«All’inizio – racconta Cristian, di Rovereto – c’era anche un po’ di diffidenza. È gente provata che ha vissuto sulla propria pelle una vicenda terribile. Ma poi, quando hanno visto che in segreteria c’erano gli scout, a dare informazioni c’erano gli scout, a montare le tende, distribuire i viveri, spostare pacchi, c’erano sempre anche gli scout (ci riconoscono per via della “promessa”, il fazzoletto al collo), l’atteggiamento verso di noi è cambiato».

I roveretani che sono arrivati al paese di Coppito sono stati affiancati ai volontari della protezione civile come «manovalanza pura». «E a noi va molto bene – sottolinea Cristian – perché siamo tutti qui per lo stesso scopo, aiutare gente in difficoltà, che ha perso tutto». Ieri i volontari trentini sono stati alloggiati in un campo già montato di 800 posti letto, quindi sono stati divisi in diversi gruppi, alcuni dove hanno aiutato a costruire un refettorio ed una cucina da campo che sfamerà mille persone, mentre altri hanno utilizzato la loro preparazione nell’allestire i ripari, montando un altro campo di circa 20 tende. «C’è ancora molta gente – riprende Cristian – che dorme in macchina o per terra, perché non sa dove andare. È una cosa molto triste». «Siamo un gruppo eterogeneo – spiega lo scout – il più giovane dei nostri ha 22 anni, il più “vecchio” 60, ma siamo tutti pronti a fare la nostra parte. Qui abbiamo incontrato i gruppi di scout provenienti da tutta Italia, ed è stato molto interessante». Per quanto riguarda il materiale a disposizione, è considerato di buona qualità: «Abbiamo fatto questa considerazione tra di noi – conclude Cristian – che veramente le tende e l’attrezzatura che è stata messa a disposizione degli sfollati è solida ed utile».

Verso sera, nuova riunione operativa, e poi attesa per un collegamento con Raitre.