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1958-1959

1958

Iniziavano i lavori di restaurazione della nuova sede dei Clan, in via Rialto, ai piano terra di casa De Chiusole, anche loro scout nei periodo della nascita della sezione roveretana ed intimi amici e sostenitori di Antonietta Giacomelli. I soci, per far fronte alle ingenti spese cui la sezione doveva far fronte, si autotassavano e davano il loro contributo con il proprio lavoro manuale, Anche vari artigiani e commercianti roveretani, amici dei Clan, diedero il loro disinteressato contributo ai lavori di restauro perché il Clan ed i suoi dirigenti, con la sua attività e con la cerchia di amicizie che si era creato, era riuscito ad essere parte attiva della vita quotidiana dei roveretani. La sede ultimata, veniva inaugurata nel dicembre dello stesso anno alla presenza delle autorità cittadine e scout di altre sezioni.

1959

Nella sua campagna di Brancolino il senior Giuseppe Berti organizzava una ciliegiata per tutta la sezione e la festa si trasformava ben presto in una simpatica “kermesse” con assaggi dì tutte le specialità di casa Berti, in quell’anno anche Remo Farinati veniva proposto per l’elezione a Consigliere Nazionale del Clan, per la sua continua opera nell’attività della sezione.

Dimostrando l’amicizia fraterna formatasi con la nostra sezione, le sezioni di Bari e Barietta tornavano a campeggiare assieme ai nostri scout presso la Casa Alpina di Folgaria, dalla quale partivano per compiere delle visite al lago di Garda con Riva, il Vittoriale a Gardone e Sirmione; a Trento e Cavalese; a Bassano del Grappa ed al monte Grappa.

Alla presenza dei Dott. Prevost Rusca, in rappresentanza dei Commissario dei Governo, delle autorità civili e militari, degli scout C.N.G.E.I. di Verona e del Commissario degli A.S.C.I. di Rovereto, veniva inaugurata la nuova sede degli scout, in via della Terra, con il discorso inaugurale tenuto dal preside prof. Carlo Piovan, vecchio scout dei primi anni di vita della sezione, fratello di Virgilio, già ricordato precedentemente.

Il 28 novembre, a soli 15 anni, moriva in un incidente stradale il rover Antonio Pretato e la sezione, in segno di ricordo, decideva di intitolare la Compagnia Rover al nome dello scomparso.

Dopo aver dovuto abbandonare la sede presso l’ex convento delle Suore Salesiane, le U.N.G.E.I., per motivi di cui noi non siamo a conoscenza, si sciolsero rapidamente fino a determinare in quell’anno, la chiusura di ogni attività da parte della Commissario, sig.na Orsi.

Fu un momento di tristezza per lo scoutismo roveretano femminile, che aveva saputo offrire l’esempio più bello e le persone migliori allo scautismo nazionale.