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1960-1967

1960

Ida Riccamboni, figlia dei tesoriere della sezione Elio veniva nominata Capo Branco ed in breve tempo riusciva ad accattivarsi la simpatia di tutti i lupetti e della sezione, con un programma molto intenso di attività. In quell’anno si decideva di stampare 6000 cartoline riproducenti il pannello esistente nell’ingresso dei Clan e raffigurante i distintivi scout di varie nazioni e gli emblemi di parecchie città italiane sedi di Clan, disegnato dal senior Luigi Caresia. In estate si organizzava nella nostra città il Convegno dei Direttivo Nazionale dei Clan, ottenendo il plauso dei Dott. Leonido Cecchinato della sezione di Vicenza, allora Capo Clan Nazionale.

La sezione donava una riproduzione in bronzo della Campana dei Caduti che veniva portata ad El Alamein dal senior prof. Giovanni Barozzi assieme ad un gruppo di ex combattenti roveretani.

Al lago di Cei si effettuava un campeggio con la partecipazione delle sezioni di Bari e Barletta e con una rappresentanza delle sezioni di Bologna e Molfetta. Vi erano pure parecchi genitori degli scout che erano ospitati all’albergo Martinelli. I risultati furono ottimi sia per i programmi svolti sia per l’organizzazione. Vi fu la gradita visita dei Medico Provinciale accompagnato dal marchese Gonzaga e dal Comm. Amedeo Costa, in occasione della festa al campo, durante la quale il noto pittore Vicentini dipingeva ed offriva alla sezione un quadro raffigurante il campeggio.

1961

Il Commissario Remo Farinati veniva nominato Senior d’Italia ricevendo il diploma all’incontro di Primavera di Palermo durante il quale, su votazione, veniva nominato componente dei Direttivo del Clan Nazionale. In conseguenza dei nuovo incarico Farinati, veniva nominato Commissario della nostra sezione il senior Fernando Chemini, mentre vice commissario diventava il maestro Bruno Agostini.

Il Comm. Vittorio Rocchetti donava un prefabbricato in legno da installare al Fondo Grande di Folgaria, dove c’era la possibilità di avere un appezzamento di terreno edificabile, ma la realizzazione dei progetto si rivelava troppo onerosa per le possibilità della sezione e quindi il progetto si concludeva con un nulla di fatto.

1962

Il contratto d’affitto per la Casa Alpina di Folgaria scadeva proprio quell’anno ed il proprietario sig. Guido Cappelletti, non intendeva rinnovarlo con la nostra sezione, visto l’enorme sviluppo turistico e sportivo che nei frattempo aveva preso quella zona. Per noi fu una grave perdita in quanto veniva a mancare un punto d’incontro ed un appoggio sicuro alle nostre attività estive ed invernali. In novembre la sezione doveva rinunciare anche alla sede di via della Terra, in quanto l’affitto era diventato troppo alto per le nostre possibilità. Gli scout quindi si trasferivano nei locali della sede dei Clan di via Rialto.

In quell’anno (a Sede Centrale organizzava i festeggiamenti per il 50° anniversario della fondazione dello scoutismo in Italia ed anche la sezione roveretana partecipava alla celebrazione che avvenne nella saia della Protomoteca del Campidoglio alla presenza dei Presidente della Repubblica.

1963

In gennaio il preside prof. Carlo Piovan veniva nominato Senior d’Italia in onore del suo passato scoutistico e qualche mese più tardi la nomina veniva concessa anche ai senior Tullio Bini, Angelo Lazzeri ed Ernesto Toss quali lodevoli Capi Clan per parecchi anni; ed al tesoriere Elio Riccamboni per il suo impegno costante nell’incarico che gli era stato affidato. La Capo Branco oda Riccamboni, per necessità personali, si dimetteva e veniva sostituita dei senior Enzo Valduga. Stranamente, mentre nel Clan si registrava un aumento degli iscritti, negli scout, specialmente fra i lupetti, vi era una diminuzione. Si ipotizzava che tutto ciò fosse a causa delle dimissioni di lda Riccamboni alla quale i lupetti erano molto affezionato. li problema quindi incominciava a preoccupare i dirigenti che d’altra parte registravano un buon grado di attività e di affiatamento fra gli scout, dimostrato anche dall’affluenza al campeggio estivo che veniva organizzato a Passo Coe di Folgaria.

1964

Il Commissario Fernando Chemini, a causa dei lavoro che lo obbligava per troppo tempo fuori città, chiedeva di essere sostituito. Veniva quindi dato l’incarico al senior Enzo Valduga aiutato dal Vice Commissario maestro Bruno Agostini. Veniva analizzata la situazione dei Branco che si presentava veramente preoccupante e si decideva di cercare un nuovo Capo Branco capace di attrarre (su di sé) l’attenzione dei lupetti.

In effetti non avevamo una persona in grado di assumersi tale incarico e, d’altra parte, un Capo Branco non si improvvisava e non si creava in un momento. D’accordo con gli altri dirigenti il Commissario Enzo Valduga scioglieva il Branco ed i pochi fedelissimi lupetti rimasti venivano assegnati ad una pattuglia formata da lupetti passati l’anno prima al Reparto.

Il 6 maggio una rappresentanza della nostra sezione partecipava a Vicenza ai funerali dei Capo Clan Nazionale, Leonido Cecchinato, al quale i roveretani erano legati da sincera amicizia. La settimana dopo una cinquantina di senior con un picchetto d’onore si recava appositamente al cimitero di Vicenza per una particolare commemorazione dei caro Amico e Fratello scomparso.

Nello stesso mese gli scout visitavano la grotta di Castel Tesino, .accompagnati dagli speleologi della sezione S.A.T. di Rovereto. In giugno il Commissario invitava i dirigenti della sezione di Bolzano, capeggiati da Giantranco Trevisan, per cercare assieme una possibilità di soluzione della crisi che ormai stava passando la nostra sezione ma non si ebbero i risultati sperati.

1965

Prendeva forma la possibilità di ottenere in donazione dal sig. Domenico Galassi di Mori, un appezzamento di terreno con annesso il rustico della “casara” di una malga, nella sua proprietà a Polsa di Brentonico, che lo stesso voleva lanciare come zona turistico-sportiva. Si trattava di una costruzione posta ai limiti della zona residenziale ma pur sempre molto vicina agli impiantì sportivi. La sezione accoglieva l’offerta con entusiasmo anche perché vedeva, nella realizzazione di una nuova Casa Alpina, la possibilità di risolvere positivamente la situazione degli scout ed anche dei numero degli iscritti. Bruno Agostini proponeva la costruzione di un plastico della zona della Polsa da donare al sig. Galassi e gli scout si misero al lavoro con rinnovato interesse.

Il Commissario Valduga organizzava la riuscitissima cerimonia della Promessa a Costa Violina con la presenza di molti genitori e senior. Il Capo Clan avv. Ernesto Toss entrava a far parte dei Consiglio Nazionale dei Clan. Il campeggio estivo si svolgeva a Lagolo, sulle pendici del monte Bondone, diretto dal Commissario, aiutato da Fernando Chemini.

Pur rimanendo la situazione dei lupetti, sembrava quasi che la crisi andasse riducendosi, visto l’ottimismo che si respirava, quasi a fine campeggio, sia fra gli scout che tra i dirigenti della sezione.

1966

Allo scopo di non gravare sulla vita della sezione, si formava una società per la nuova Casa Alpina ed i lavori per la sua realizzazione continuavano con l’apporto delle idee di parecchi soci,

A seguito dell’alluvione che sconvolse la regione e che aveva allagato parte della città di Trento, il nostro Clan apriva una sottoscrizione ed il ricavato veniva consegnato al Clan della sezione di quella città perché venisse devoluto a delle famiglie bisognose.

Il campeggio estivo veniva fatto al lago di Tenno ed in quella occasione si avvertiva purtroppo che la crisi della sezione andava sicuramente verso momenti più critici. i pochi iscritti confermavano le supposizioni ed il pessimismo cominciava a farsi strada fra gli scout.

1967

Nonostante il Clan procedesse regolarmente con i propri programmi e mantenesse costante i propri iscritti, gli scout registravano un ulteriore calo di numero. Il fatto, secondo i dirigenti, si poteva spiegare con le aumentate possibilità finanziarie della gente che, a fine settimana, preferiva portare la famiglia in macchina nelle gite fuori città. i ragazzi così erano attirati da altri interessi e trascuravano l’impegno che si erano assunti iscrivendosi negli scout, In giugno la sezione organizzava una riunione dei Consiglio Nazionale dei Clan nella nostra città Il sig. Galassi modificava l’offerta dei rustico proponendoci un altro appezzamento di terreno di circa 4000 metri quadrati nella zona bassa della Polsa che però mancava dei rustico come l’altro appezzamento. Il luogo era molto bello e si prestava all’installazione di un prefabbricato ed al campeggio estivo ed invernale ma prevedendo un ulteriore peggioramento della crisi degli scout e visto il costo elevato per l’acquisto dei prefabbricato, il progetto veniva abbandonato e la società per la Casa Alpina veniva sciolta.

Il campeggio veniva organizzato dal Commissario Valduga al lago di Lamar, ed aveva come scopo principale l’aiuto logistico al Gruppo Grotte della sezione S.A.T. (Società Alpinisti Trentini) di Rovereto, che voleva esplorare il pozzo terminale della grotta omonima e farne il rilevamento topografico. Gli scout aiutavano gli speleologi anche nel trasporto del materiale necessario all’interno della grotta (non pericolosa) ed a riportare su carta i rilevamenti topografici. L’intesa con i componenti dei gruppo si faceva ogni giorno più cordiale trasformandosi alla fine in sincera amicizia. li campeggio sì concludeva così, dando i risultati prefissati.