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1945, la rinascita

Nell’aprile del 1945, lungo la strada che da Serrada porta a Rovereto, mentre scendevano a piedi verso la città, Diego Costa e Remo Farinati si proponevano di ricostituire la sezione C.N.G.E.I. e far rinascere la fiamma dello scautismo a Rovereto. Rimettevano al vecchio posto, in via Rialto, l’albo murale della sezione con esposto un avviso che invitava i giovani roveretani a partecipare e ad iscriversi alle attività della sezione appena ricostruita.

I primi iscritti furono gli scout che avevano partecipato alla vita della sezione prima della chiusura dei 1927. Qualcuno iscrisse anche i propri figli. Poi si aggregarono ragazzi un po’ sbandati ed altri, attirati dai fatto che la sezione disponeva degli aiuti alimentari messi a disposizione dall’U.N.R.R.A. (United Nations Relief and Reabilitation Administration), Ente delle Nazioni Unite per il soccorso e la riabilitazione, e che venivano distribuiti gratuitamente.

Fino alla formazione vera e propria della sezione, la sede era situata presso l’abitazione di Remo Farinati, in via Rialto. Poi la sezione aumentò notevolmente i propri iscritti ed il sindaco Schettini concesse i locali seminterrati della scuole elementari di via Tartarotti. Commissario fu nominato Diego Costa e Presidente il dentista Osvaldo Manfredi. In quell’anno si iscrivevano Aldo Maffei, Luigi Gazzi e Pio Righi che, per la loro capacità di dirigere, in breve tempo venivano nominati Capi Unità.

Nei mesi di giugno e luglio la sezione organizzava presso la colonia diurna al bosco della città, dei pomeriggi di studio e gioco per i ragazzi della città con la distribuzione gratuita dei pasti. Questi ragazzi partivano dalla città al mattino a piedi e rientravano la sera sempre accompagnati o controllati dai nostri capi scout. Naturalmente qualcuno di loro in seguito divenne scout. In agosto veniva organizzato il campeggio della sezione, primo in campo nazionale, con quaranta partecipanti. L’attività della sezione si normalizzava con lezioni di teoria e pratica dello scoutismo. Anche i rapporti con la Sede Centrale, all’inizio molto scarsi, venivano ripresi con normalità. In questo anno il senior Silvio Deflorian, maestro di musica, conosciute e provate le doti canore di un gruppo di sette scout, formava il Coro G.E.I. che in seguito divenne molto conosciuto ed apprezzato in tutta Italia.